Diastasi Addominale Roma: Un Caso Clinico di Successo
La diastasi addominale è una condizione comune nelle donne che hanno affrontato una gravidanza, ma spesso sottovalutata o non diagnosticata. In questo articolo, analizzeremo il caso di una paziente di 31 anni che ha affrontato e migliorato significativamente la sua condizione grazie a un percorso fisioterapico mirato.
Il Caso Clinico
La paziente, una giovane donna di 31 anni, si allena regolarmente due volte a settimana ed è in fase di perdita di peso dopo il suo primo parto. Dopo il termine della gravidanza, ha avuto un parto complesso, culminato in un cesareo d’urgenza dopo 26 ore di travaglio. Dopo un anno dal parto, pur avendo perso peso, pur ritornando allo stesso peso pre-gravidanza e pur continuando ad allenarsi in maniera continua, notava un addome gonfio, con la parte inferiore cadente. Inoltre, presentava sintomi quali intestino irritabile in peggioramento, dolori al basso ventre e leggere perdite urinarie durante gli starnuti. Non aveva mai discusso della possibile presenza di diastasi con i medici.

Valutazione Fisioterapica
All’esame obiettivo durante la valutazione fisioterpica per la diastasi addominale sono emersi diversi segni caratteristici della diastasi addominale:
- Test del colpo di tosse positivo
- Dolorabilità alla palpazione della zona ipogastrica e della fossa iliaca sinistra
- Ridotta percezione del tatto nella stessa area
- Ipotonia della muscolatura addominale profonda, che non modificava lo stato durante i test valutativi, e che provocava un’alterazione della postura con una importante accentuazione delle curve, sia lombare (iperlordosi) che dorsale (ipercifosi)
- Diastasi sopra-ombelicale e peri-ombelicale di due dita
- Diastasi sotto-ombelicale di due dita

Obiettivi del Trattamento
La paziente desiderava:
- Ridurre il volume dell’addome
- Migliorare la tonicità cutanea e muscolare
- Gestire la diastasi in vista di una futura gravidanza
Il Percorso Riabilitativo
Il trattamento fisioterapico è stato strutturato in 5 sedute distribuite in due settimane e mezzo. L’approccio utilizzato si è focalizzato su:
- Insegnamento della mobilità e propriocezione della schiena per migliorare la postura e il controllo motorio
- Educazione alla corretta respirazione diaframmatica per ridurre i compensi e favorire il recupero muscolare
- Attivazione della muscolatura addominale profonda attraverso esercizi ipopressivi
- Stimolazione con vibrazioni ad aria e stimolazione magnetica funzionale per facilitare la contrazione massimale della parete addominale
I Risultati
Al termine del percorso riabilitativo, la paziente ha riportato miglioramenti significativi:
- Riduzione della circonferenza del girovita, con un evidente rimodellamento addominale
- Eliminazione della sintomatologia dolorosa al basso ventre
- Miglioramento della qualità del movimento, sia nelle attività quotidiane che durante gli allenamenti
- Miglioramento della postura e delle curve della colonna, in particolare una netta riduzione della lordosi lombare che si presenta ora più armonica e satbile
- Controllo delle perdite urinarie, segno di una migliorata funzionalità del pavimento pelvico
- Riduzione della diastasi addominale, che ai test manuali risulta scomparsa sotto l’ombelico e migliorata in zona peri-ombelicale

In conclusione, la diastasi addominale è una condizione trattabile attraverso un percorso fisioterapico mirato. Questo caso clinico dimostra come, con il giusto approccio terapeutico e grazie ad un percorso fisioterapico mirato, sia possibile ottenere risultati concreti in tempi relativamente brevi, migliorando la qualità della vita e la funzionalità corporea della paziente. Se sospetti di avere una diastasi addominale e desideri prenotare una valutazione specialistica a Roma per impostare un trattamento personalizzato che può fare la differenza nel tuo percorso di recupero, chiama il numero 351 677 7486 o scrivi una email a fisiosipuo@gmail.com.